Il boss mafioso Johnny Stecchino, Roberto Benigni, vive nascosto per paura della ritorsione a cui lo esporrebbe il suo pentimento. Provvidenziale la scoperta da parte della moglie, Nicoletta Braschi, di un ingenuo sosia del mafioso che così rischia inconsapevolmente la vita in una serie di esilaranti equivoci.
Film del 1991 dalle trovate davvero geniali.
Benigni con grande grazia sa toccare il cuore nel descrivere la purezza dell’ingenuità, l’amore per una donna e l’amicizia per un ragazzo disabile; con sapiente maestria sa far riflettere sulle ipocrisie della società italiana: uno per tutti, il politico che propone lo scambio delle assicurazioni (!) e soprattutto sa far ridere, ridere e ancora ridere! Indimenticabili la scena a teatro per la banana rubata e le piaghe di Palermo che a dire del bravissimo «zio mafioso» cocainomane sarebbero l’Etna, la siccità, e il traffico «tentacolare e vorticoso»!! Grazie Benigni per questo film delicato, intelligente e spassoso!
Vincitore del David di Donatello per il successo del film
Nastro d’Argento e Ciak d’Oro per
- il miglior attore protagonista e per
- il miglior attore non protagonista
Citazione:
Ma quanto costano le banane a Palermo, oh? (Dante)