film · review

I SOLITI SOSPETTI

bloopers1979Una nave sospettata di trasportare un carico di droga esplode nel porto di New York e alcuni criminali vengono efferatamente assassinati. Il piccolo malvivente invalido che viene trovato sul posto, Roger «Verbal» Kint, interrogato dalla polizia, racconta la sua versione dei fatti partendo da un confronto all’americana, avvenuto la settimana prima, che era stato lo spunto per organizzare una banda criminale. Da allora in poi lo spettatore sarà trascinato in una trama intricatissima, che si dipana tra il presente e il passato, sulla quale aleggia costantemente il temibile e misterioso genio del male Kaiser Soze.

Questo giallo datato 1995 e diretto da un giovane Bryan Singer, non perde mai il ritmo, avvince, confonde e spaventa!

imagesIl cast di eccezione -con attori del calibro di Kevin Spacey nei panni di Roger “Verbal” Kint in una performance a dir poco stellare, Gabriel Byrne, Benicio Del Toro, Kevin Pollak e Stephen Baldwin- contribuisce in maniera determinante a rendere il film semplicemente perfetto e geniale. Lo spiazzante e magistrale colpo di scena finale farà sentire gli spettatori ingannati, manipolati e assolutamente incapaci di dimenticare Kaiser Soze! Chi di voi non lo avesse ancora visto, corra a recuperarlo!!

Premio Oscar

  • Miglior attore non protagonista
  • Miglior sceneggiatura originale

Citazione:

La beffa più grande che il diavolo abbia mai fatto è stata convincere il mondo che lui non esiste (Roger “Verbal” Kint).

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